Sembra assurdo, eppure è accaduto: un cavallo entra in un reparto ospedaliero e, avvicinando il proprio musetto verso un paziente sdraiato nel letto, si lascia accarezza, per sfiorare a sua volta l’anima di chi gli tende la mano.  



La scena descritta è rappresentata per immagini nel video qui proposto, che è l’estrema sintesi di come la vicinanza di un cavallo a una persona sofferente genera un profondo stato di benessere psicofisico.

Secondo quanto riportato dai testi sull’ippoterapia, intorno al V secolo a.C. fu Ippocrate il primo a convalidare la tesi secondo cui fare cavalcate contribuiva a risolvere problemi del corpo e della mente, come ad esempio l’insonnia. Ma i benefici del rapporto con il cavallo sono stati progressivamente studiati dalla medicina moderna, fino ad arrivare alla creazione di una disciplina specializzata e alla formazione di professionisti in materia.

La nuova frontiera dell’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia è rappresentata dall’erogazione di interventi TAA (terapie assistite con gli animali) ed EAA (educazione assistita con gli animali) con valenza terapeutica presso la sede di Tenuta Ambelia, secondo Decreto n. 234 della Regione Siciliana.

A detta degli esperti, instaurare una relazione a scopo terapeutico tra l’uomo e il cavallo permette di migliorare la qualità della vita di pazienti affetti da patologie e disabilità di diverso tipo, come paralisi cerebrale infantile, autismo, sindrome di Down, anoressia e disabilità motorie.

I benefici dipendono anche dal contesto in cui si realizzano le attività, si tratta di ambienti non ospedalieri e piacevolmente stimolanti, come oggi è Tenuta Ambelia, facilitando in questo modo l’efficacia stessa delle attività e la predisposizione del paziente a trarre beneficio dalla relazione con il cavallo.

Ma per instaurare una buon rapporto con gli equidi non occorre faticare: per aggiudicarsi la loro fiducia non è sufficiente ridere con la bocca, bensì occorre saper ridere anche con il cuore. E forse è proprio questo il traguardo a cui ambire.

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