Parlare del benessere degli animali può sembrare un tema semplice da affrontare. In effetti, se tutti agissimo secondo coscienza, lo sarebbe. Eppure, ancora oggi, occorre che si insista sull’argomento, che trova la sua codificazione in un passato non troppo lontano.

Andiamo alla storia. Il concetto di benessere animale è stato formulato per la prima volta più di cinquanta anni fa in Inghilterra, per poi essere rivisto nel 1979 dal Farm Animal Welfare Council (Fawc), il Comitato per il benessere degli animali da allevamento, che ha dato origine a quelle che sono comunemente chiamate “The five freedoms”, e cioè le cinque libertà.

Si tratta di un linguaggio comportamentale fondato sul rispetto delle esigenze primarie degli equidi, con l’unico scopo di dare serenità ad un Essere, seppur tenuto in cattività.

Pertanto gli animali devono essere “liberi dalla fame e dalla sete”, potendo disporre di acqua fresca e di una dieta che li mantenga in piena salute e vigore, ma anche “liberi dal disagio”, in un ambiente adeguato con aree confortevoli in cui rifugiarsi e riposare; “liberi da dolore, ferite e malattie”, tramite profilassi, rapida diagnosi e cure. E ancora, devono potere godere della “libertà di esprimere comportamenti normali” in spazi sufficienti, strutture adeguate e con la compagnia di conspecifici. Infine, tutti dovrebbero essere “liberi dalla paura”, e affinché ciò avvenga, occorre assicurare condizioni e trattamenti che evitino sofferenza mentale.

Sono queste le principali esigenze degli animali e, in virtù del loro benessere, vanno rispettate. L’equide, oggi più che mai, è vicino all’uomo tanto da essere un importante punto di riferimento anche nel miglioramento di alcune patologie psicofisiche e mentali.

Le cinque “libertà” rappresentano, quindi, un punto di osservazione importante e su cui è possibile basare una prima valutazione delle condizioni generali degli animali in allevamento. Da una gestione di scuderia attenta e rispettosa è, inoltre, possibile aumentare le performance agonistiche dell’animale che, privo di stress, si sente libero di… Essere.

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