Nel cuore della città etnea esiste uno spazio secolare dedicato alla conservazione, al miglioramento e alla diffusione delle razze equine siciliane: è l’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia che raccoglie l’eredità funzionale e strutturale del Regio Deposito Stalloni, creato nel 1884 dall’allora Ministero della Guerra, con l’obiettivo di preservare ancora oggi l’importante patrimonio genetico del Puro Sangue Orientale

Nella foto: Stemma a rilievo del Regio Deposito Stalloni

Occorre scavare nel tempo per ricostruire la storia dell’Istituto, che sorge nella sede settecentesca dei Padri Gesuiti sita in via Vittorio Emanuele, al civico 508. L’ampio edificio che ospitava la Casa per gli esercizi spirituali passò al patrimonio del Regno dopo una serie di vicissitudini storiche. Fu così adibito a Regio Deposito Cavalli Stalloni, per garantire agli ufficiali di potere disporre di un’adeguata rimonta di cavalli distinti da sella. Per svolgere questa funzione, tra il 1865 e il 1893 subì qualche modifica e fu notevolmente ampliato.

I nuovi corpi di fabbrica ottocenteschi vennero così a definire una corte quadrangolare, dove il lato di ponente è costituito dal corpo settecentesco del dormitorio della Casa per gli esercizi spirituali.

Fra il 1924 ed il 1928 vennero realizzate la Scuderia Persano e la rimessa delle antiche carrozze, donate all’allora Regio Deposito Cavalli Stalloni (oggi Istituto Incremento Ippico per la Sicilia) dalla nobiltà cittadina. Della struttura fa parte la Cavallerizza, ampio spazio adibito all’addestramento dei cavalli, e nel chiostro centrale un tondino di addestramento.

tondino addestramento cavalli

Ma torniamo agli stalloni. Allevati presso l'Istituto, vengono annualmente impiegati nelle stazioni di monta pubblica erariale dislocate sul territorio. La selezione regionale per le razze o popolazioni asinine e cavalline siciliane è compito che l'Istituto assolve nel rispetto delle normative vigenti.

L’Istituto, inoltre, per far fronte alle esigenze del patrimonio equino vivente nell’Isola, assume impegni tecnici diretti alla conservazione, mantenimento e miglioramento delle popolazioni equine autoctone, e alla produzione del cavallo distinto da sella. Ma i compiti dell’Istituto non si fermano all’animale in sé, estendendosi anche a tutto ciò che gli ruota intorno.

E poi c’è Ambelia, nel comune di Militello in Val di Catania. La Tenuta custodisce un allevamento di fattrici di razza purosangue orientale ed anglo-orientale al fine di ottenere i puledri per le esigenze della rimonta annuale dell’Istituto. Ma questa è un’altra bellissima ed entusiasmante storia… .